Ecco uno stralcio del discorso di Antonio Di Pietro alla Camera dopo la richiesta di fiducia al governo Berlusconi:
Signor Presidente, Presidente del Consiglio, bando alle ipocrisie.
...
Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi è un pregiudicato illusionista, che anche oggi ha raccontato un sacco di frottole gli italiani, descrivendo un'Italia che non c'è e proponendo azioni di Governo del tutto inesistenti e lontane dalla realtà.
Sono sedici anni che lei, Presidente Berlusconi, racconta frottole, ma le uniche cose che ha saputo fare finora sono una miriade di leggi e provvedimenti per risolvere gli affari e i guai giudiziari suoi e dei suoi amici della cricca, di cui lei è il capo piduista.
...
Sì, perché lei, signor Berlusconi, è un vero maestro. Intendo dire maestro di massoneria deviata, che ha inteso? Un piduista di primo e lungo corso, un precursore della collusione e della corruzione di Stato. Anzi, di più, lei è l'inventore di una corruzione di nuovo conio, più moderna e spregiudicata.
Lei cambia le leggi in modo da non far risultare più reato quello che prima lo era e da non rendere più punibile il comportamento di chi prima doveva essere condannato. Insomma, si è guardato allo specchio!
Certo, lei, signor Berlusconi, non è un Presidente del Consiglio, ma è uno stupratore della democrazia! Uno stupratore che dopo lo stupro...
...si è fatto una legge, anzi una ventina di leggi ad personam, per non rispondere del suo stupro. Lei non è, come l'hanno definita, uno dei tanti tentacoli della piovra. Lei è la testa della piovra politica che, in questi ultimi 20 anni, si è appropriata delle istituzioni in modo antidemocratico e criminale per piegarle ai suoi interessi personali e a quelli dei suoi complici, quelli della setta massonica deviata di cui lei fa parte.
Lei oggi ci ha parlato della volontà del Governo di implementare la lotta alla corruzione, all'evasione fiscale, alla criminalità economica delle cricche. Che fa, si arresta da solo o ha deciso di prendersi a schiaffi tutte le mattine quando si alza e si guarda allo specchio?
Lei si è impossessato e controlla il sistema bancario e finanziario del Paese.....
...lei controlla le nomine degli organi di controllo che dovrebbero controllare il suo operato, lei fa il Ministro dello sviluppo economico e, come tale, prende decisioni a favore del maggiore imprenditore italiano, cioè lei. E quando dico maggiore, dico il maggiore imprenditore, non il migliore, come maggiore e non migliore è l'imprenditoria mafiosa.
A lei non interessa nulla del bene comune, perché si è messo a fare politica solo per sfuggire alla giustizia per i misfatti che ha commesso. Lei si è impossessato dell'informazione pubblica e privata e la manipola in modo scientifico e criminale. Un esempio? La casa di Montecarlo!
Lei e i suoi amici dell'informazione...avete fatto finta di scandalizzarvi nell'apprendere che dietro quella compravendita (Casa AN di Montecarlo ndr.)c'è una società off-shore situata in un paradiso fiscale. Ma si guardi allo specchio, imputato Berlusconi! Lei di società off-shore ne ha fatte ben 64, proprio per nascondere i proventi dei suoi reati societari e fiscali e per pagare tangenti ai politici e ai magistrati!
Lo ha fatto ricorrendo a quell'avvocato inglese, David Mills. Lei ha fatto ben 64 società off-shore, pagando un avvocato inglese, Mills, condannato per essere stato a sua volta da lei corrotto per mentire ai giudici e così permetterle di ottenere un'assoluzione comprata a suon di bigliettoni. Già, perché la magistratura che lei ha corrotto, quella a lei piace.
Invece, quella che non le piace è la magistratura che vuole giudicarla per ciò che fatto. Tant'è vero che, al primo punto del programma che non c'è, lei ha chiesto di reiterare il lodo Alfano...che deve assicurarle l'impunità per un reato...
...
Signor Presidente del Consiglio, non chieda a noi dell'Italia dei Valori di darle la fiducia. Noi la conosciamo e non soffriamo di sindrome di Stoccolma, per questo ci stiamo battendo per liberare il Paese da un soggetto come lei, che ha usato e usa le istituzioni solo per farsi gli affari suoi, senza pensare un minimo a quegli italiani che non arrivano a fine mese!
Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che per un certo periodo sono sembrati invincibili,
ma alla fine, cadono sempre, sempre. (Gandhi)
giovedì 30 settembre 2010
giovedì 9 settembre 2010
Bonanni e gli antidemocratici
Fischi e urla all'indirizzo del leader della CISL intervenuto alla festa del PD. Bonanni costretto a lasciare il palco dopo il lancio di un fumogeno.
I contestatori fronteggiano i celerini, entrano nello spazio dibattiti e continuano a urlare. «Fascisti, squadristi», alzano uno striscione,
«Marchionne comanda, Bonanni ubbidisce».
Enrico Letta: «Questa è un'idea di democrazia che non c'entra niente con noi!»
Ministro Sacconi: «L'aggressione verbale e fisica nei confronti del segretario generale della Cisl costituisce un atto gravissimo non solo in sè, ma anche perchè può rappresentare il ritorno di una stagione di violenza politica nel Paese che ha conosciuto ben quarant'anni di ricorrente terrorismo ideologizzato».
Il leader della Cisl Raffaele Bonanni:
«Adesso riflettiamo tutti e abbassiamo i toni»
...adesso abbassiamo i toni... adesso. Si, ma sino a ieri non erano tue le dichiarazioni del tipo: "La CGIL ha rinunciato al suo ruolo di sindicato in difesa dei lavoratori, optando per una strategia di contrapposizione politico-ideologica anacronistica?"
Ricordo male oppure ho frainteso queste dichiarazioni.
Eri tu, caro Raffaele, che hai lodato, firmato e difeso un accordo della FIAT a Pomigliano... un "accordo" che era un RICATTO.
Un "accordo" che toglie diritti ai dipendenti senza dare NULLA in cambio!
Un "accordo" che doveva portare investimenti miliardari a Pomigliano e invece dopo che i lavoratori sono stati costretti ad inginocchiarsi, la FIAT sembra voler far calare la scure su molte teste.
Eri tu quel leader sindacale con un ottima oratoria, con un bel faccione simpatico, a cui molti lavoratori hanno affidato la loro difesa? Eri tu?
Io forse non ricordo bene ma a me non mi pare che ci furono contestazioni simili verso Sergio Cofferati che difendeva l'articolo 18.
In una democrazia liberale tutti devono avere il diritto di esprimere le proprie idee nel rispetto di quelle altrui. Ma mi chiedo se è lecito aspettarsi applausi quando le idee non sono quelle proprie ma quelle di colui che i tuoi sostenitori individuano come l'antagonista o comunque "la controparte" da cui tu dovresti difenderli?
Caro Raffaele, non so se te ne rendi conto ma qui non stiamo discutendo se questa sera con gli amici si va in pizzeria o se ci facciamo due spaghi... qui c'è un'intera generazione che non riesce a trovare una stabilità lavorativa-economica in grado di permettergli di trovare una casa e farsi una famiglia.
Caro Bonanni, si... adesso riflettiamo, tutti.
Non so voi... ma più che nelle parole di Letta mi ritrovo in quelle di un'altro uomo di sinistra (che stimavo un po di più) "Libero fischio in libero stato" (Sandro Pertini)
I contestatori fronteggiano i celerini, entrano nello spazio dibattiti e continuano a urlare. «Fascisti, squadristi», alzano uno striscione,
«Marchionne comanda, Bonanni ubbidisce».
Enrico Letta: «Questa è un'idea di democrazia che non c'entra niente con noi!»
Ministro Sacconi: «L'aggressione verbale e fisica nei confronti del segretario generale della Cisl costituisce un atto gravissimo non solo in sè, ma anche perchè può rappresentare il ritorno di una stagione di violenza politica nel Paese che ha conosciuto ben quarant'anni di ricorrente terrorismo ideologizzato».
Il leader della Cisl Raffaele Bonanni:
«Adesso riflettiamo tutti e abbassiamo i toni»
...adesso abbassiamo i toni... adesso. Si, ma sino a ieri non erano tue le dichiarazioni del tipo: "La CGIL ha rinunciato al suo ruolo di sindicato in difesa dei lavoratori, optando per una strategia di contrapposizione politico-ideologica anacronistica?"
Ricordo male oppure ho frainteso queste dichiarazioni.
Eri tu, caro Raffaele, che hai lodato, firmato e difeso un accordo della FIAT a Pomigliano... un "accordo" che era un RICATTO.
Un "accordo" che toglie diritti ai dipendenti senza dare NULLA in cambio!
Un "accordo" che doveva portare investimenti miliardari a Pomigliano e invece dopo che i lavoratori sono stati costretti ad inginocchiarsi, la FIAT sembra voler far calare la scure su molte teste.
Eri tu quel leader sindacale con un ottima oratoria, con un bel faccione simpatico, a cui molti lavoratori hanno affidato la loro difesa? Eri tu?
Io forse non ricordo bene ma a me non mi pare che ci furono contestazioni simili verso Sergio Cofferati che difendeva l'articolo 18.
In una democrazia liberale tutti devono avere il diritto di esprimere le proprie idee nel rispetto di quelle altrui. Ma mi chiedo se è lecito aspettarsi applausi quando le idee non sono quelle proprie ma quelle di colui che i tuoi sostenitori individuano come l'antagonista o comunque "la controparte" da cui tu dovresti difenderli?
Caro Raffaele, non so se te ne rendi conto ma qui non stiamo discutendo se questa sera con gli amici si va in pizzeria o se ci facciamo due spaghi... qui c'è un'intera generazione che non riesce a trovare una stabilità lavorativa-economica in grado di permettergli di trovare una casa e farsi una famiglia.
Caro Bonanni, si... adesso riflettiamo, tutti.
Non so voi... ma più che nelle parole di Letta mi ritrovo in quelle di un'altro uomo di sinistra (che stimavo un po di più) "Libero fischio in libero stato" (Sandro Pertini)
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